L’Hackathon, svoltosi il 9 e 10 ottobre 2020, è stato l’unico progetto italiano ad essere selezionato dalla open call sulla ripartenza del settore agri-food nel periodo del lockdown.
Ad aggiudicarsi la vittoria di HACK4FOOD è stata SquisEat, startup composta da quattro laureati in Informatica all’Università di Bologna che hanno a cuore il problema degli sprechi e che nell’ultimo anno si sono occupati del recupero di alimenti nel settore della ristorazione, connettendo consumatori finali e negozi. L’idea che il team di SquisEat ha portato all’Hackathon punta a ridurre lo spreco nella fase di trasformazione, dove per motivi di scadenza interna e vincoli con la GDO, grandi quantità di prodotti con ancora diverse settimane di shelf-life residua vengono smaltite, generando costi e problemi di sostenibilità. Il progetto di SquisEat prevede l’intermediazione tra le aziende produttrici e gli operatori dell’Horeca, un settore in grado di utilizzare grandi volumi in poco tempo. In questo modo i ristoratori e il mondo Horeca avranno accesso a prodotti di qualità a prezzi vantaggiosi, riducendo lo spreco e permettendo alle aziende produttrici di trasformare i costi di smaltimento in guadagni. Tutto il processo è veicolato da SquisEat, evitando oneri amministrativi e logistici ai produttori.